«Abracadabra» deriva dall'Aramaico e testimonia la forza della parola creatrice
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«Abracadabra» deriva dall’Aramaico e testimonia la forza della parola creatrice

L’etimologia della formula più famosa nel mondo della fantasia

Chi non conosce e non ha mai pronunciato la formula: «Abracadabra»? È forse la parola più famosa al mondo quando si parla di magia, sia in ambito di studio che di narrazioni fantastiche.

Molti pensano che sia un termine di fantasia, ma in realtà ha un’origine arcaica. Abracadabra deriva dalla frase aramaica «Avrah KaDabra» (אברה קדברה), che si traduce in: «io creo ciò che dico». A rendere ancora più stretta l’attinenza semantica e fonetica, si tenga conto che in Ebraico e in Aramaico le lettere B e V sono espresse con la medesima consonante (ב).

Ciò significa che, in concreto, anche la magia e la fantasia devono inchinarsi di fronte a una logica di creazione che avviene attraverso la forza della parola. E se vogliamo essere più precisi tutto ciò ci riporta alla prima parte della Genesi, la quale ci spiega che l’Universo nacque dalla Parola di Dio: « וַיֹּ֥אמֶר אֱלֹהִ֖ים יְהִ֣י א֑וֹר וַֽיְהִי־אֽוֹר׃» (Gn 1,3)(E Dio disse: “Sia la luce” e la luce fu – o, letteralmente: “E disse Elohim: ‘Sia luce!’ E fu luce”).

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