Giovanni, che fu il Battista, ebbe il suo nome da Dio
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Giovanni, che fu il Battista, ebbe il suo nome da Dio

La vicenda della guarigione di Zaccaria dal mutismo

«Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni» (Dalla liturgia).

Al centro della narrazione del Vangelo della nascita del Battista c’è il nome di Giovanni: il nome nella Bibbia indica la persona, il suo unico ed irripetibile valore. Il vero nome è quello dato da Dio, cioè come dire che solo Dio conosce l’uomo, ogni uomo, ciascuno di noi, nel suo vero intimo.

Uno è se stesso nella misura in cui si apre alla relazione con Dio, l’unico che è in grado di chiamarlo con il suo vero nome, cioè di conoscerlo fino in fondo, perché è Dio che lo ha creato simile a Lui, a sua immagine e somiglianza.

Dio stesso dona al bambino il suo nome, Giovanni, che significa «dono, grazia, amore di Dio». È Dio che, imponendogli il nome, dona a Giovanni la sua vera identità. E’ nel rapporto con Dio che Giovanni, come ciascuno di noi, può essere veramente se stesso.

Le convenzioni sociali non sono in grado di dire la verità di una persona: il nome scelto dalla gente non indica la vera natura di Giovanni, il cui significato è appunto dono di Dio.

Il figlio non prende il nome del padre carnale: il padre e la madre naturali generano una nuova vita, ma è Dio il vero principio della vita: i nostri genitori, collaborando al disegno di Dio, ci hanno generati, ma è Dio che ci ha amati, voluti e creati.

Zaccaria riconosce tutto questo: resiste alle convenzioni sociali, al buon senso comune, e si affida alla volontà di Dio, scrivendo il nome di Giovanni sulla tavoletta.

Rinsaldata in lui la fede, ecco che gli ritorna la parola. Il silenzio dell’incredulità diventa un canto di lode della fede. La madre, Elisabetta, riconosce tutto questo, accetta questo nome. Assecondando la volontà di Dio si libera dalle opprimenti convenzioni sociali.

Zaccaria ha saputo affidarsi alla volontà di Dio, e ha riavuto la parola, quella parola che la sua incredulità gli aveva fatto perdere.

Non scoraggiamoci quando crediamo di non riuscire a vincere i nostri peccati, quando pensiamo che oramai siamo troppo lontani da Dio per essere perdonati da Lui. Egli ci è sempre vicino, ed è sempre pronto a darci la possibilità di tornare in comunione con Lui e di ricominciare da capo.

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