I protagonisti della Bibbia. 2 - Saul
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I protagonisti della Bibbia. 2 – Saul

Il re disobbediente

Siamo abituati a leggere la Bibbia, a seconda delle nostre convinzioni, come fosse un romanzo, oppure un libro di scienze, o ancora un libro di storia. In realtà è tutte o nessuna di queste cose. La Bibbia è stata scritta utilizzando diversi generi letterari declinati in relazioni a culture che sono lontane dalle nostre. Si rende necessaria quindi un’esegetica specifica che fa risaltare prospettive diverse anche in relazione ai protagonisti.

In questa ottica va valutata anche la figura di Saul, ovvero il primo re di Israele, ma soprattutto colui che appare quello che trasformò la società degli israeliti da tribale a statale.

Il nome per gli ebrei era ed è qualcosa di importante. Quando il padre assegna il nome al proprio figlio non indica solo come esso verrà chiamato, ma ne attesta la proprietà. In questa ottica va letta in Genesi anche la vicenda dell’attribuzione del nome agli animali da parte di Adamo.

Saul (שָׁאוּל, in ebraico si traduce con «richiesto», «pregato») apparteneva alla tribù di Beniamino, ovvero quella tra le 12 tribù di Israele che aveva come capostipite il dodicesimo e ultimo figlio di Rachele, la quale morì di parto dopo averlo dato alla luce.

È significativo il fatto che la tribù di Beniamino, insieme a quella di Levi e di Giuda, costituisca il «resto di Israele» ovvero chi restò in patria dopo la conquista del Regno del Nord da parte degli Assiri. «Resto di Israele» è una definizione che ha una grande importanza in ambito teologico, sia per gli ebrei che per i cristiani.

Saul era figlio di Kis (o Chis), e nacque a Gabaa presumibilmente nel 1082 a.C. e morì sul Monte Ghilboa nel 1010 a.C. circa. Non si hanno notizie di chi fosse la madre.

Sposò Ahinoam, figlia di Ahimaaz, ed ebbe 10 figli: Gionatan, Isvi , Malchisua, Abinadab, Esbaal, Merab e Mical, Armoni e Mefiboset, e Is-Bàal, che gli succedette al trono.

Il Libro di Samuele narra che Saul si recò a Ramah per incontrare Samuele, il quale lo unse re in segreto per ispirazione di Yahweh. Successivamente però lo stesso Samuele riunì l’assemblea del popolo a Mizpaq, luogo in cui il nome di Saul venne estratto a sorte in qualità di regnante.

Ne seguì la guerra contro gli Ammoniti e la vittoria che rafforzò la sua fama e il favore che il popolo nutriva nella sua figura.

A questo punto però l’atteggiamento di Saul cambiò assumendo nella guerra contro i Filistei una forma aggressiva che gli fece perdere il favore di Samuele. Saul riuscì a vincere comunque la guerra grazie ad un’azione militare audace di Gionatan.

La guerra contro gli Amaleciti vide l’arroganza di Saul arrivare al punto di disobbedire a Dio, il quale tramite Samuele gli aveva ordinato di distruggere il popolo nemico, i loro bestiame e di uccidere il re Agad.

Samuele prese quindi la decisione di rimuovere l’unzione a Saul e di ungere segretamente David come nuovo re. Saul comunque proseguì a regnare in via ufficiale e la successione non avvenne che alcuni anni dopo, addirittura dopo l’interregno di Is-Bàal.

La guerra seguente contro i Filistei, e la grande impresa di David contro Golia fece scaturire l’invidia in Saul. Questa situazione non impedì però la nascita di una grande amicizia tra David e Gionatan, che divenne proverbiale.

Vi fu poi un’altra guerra contro i Filistei che si decise nella zona del Monte Ghilboa e che determinò la morte di Saul descritta nel 1° Libro delle Cronache.

La fine di Saul è oggetto di interpretazione di quanto riferito sui due libri di Samuele, e si discute se si sia ucciso con la propria spada oppure se venne finito da un amalecita.

Anche la sepoltura è oggetto di studio: si cerca di definire se fu sepolto nella terra di Beniamino insieme alle spoglie del padre Chis, oppure a Iabes sotto una tamerice.

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