La credibilità della Fede in Cristo
La scienza del pensiero ammette la credibilità della Fede
Spesso il “credente” viene dipinto come un ingenuo credulone. Nulla di più falso. Esistono argomentazioni inoppugnabili che dimostrano il contrario.
L’uomo si differenzia dagli altri esseri viventi per una serie di motivi, tra cui la capacità di elaborare pensieri complessi, che comprendono l’utilizzo di quella “sostanza impalpabile” che è la coscienza.
Esiste infatti una “scienza del pensiero” che attraverso i secoli ha guidato e indotto l’essere umano alla riflessione e alla valutazione dei valori: la Filosofia.
Questa scienza, che molti scientisti intenderebbero eliminare perché scomoda in relazione al loro pensiero, è invece indispensabile per approfondire la scienza stessa. Se la Scienza indaga su quanto è attuale, la Filosofia prende in considerazione anche ciò che, razionalmente e con logica stringente, potrebbe essere e quindi esistere.
Sono secoli ormai che la Filosofia ha raggiunto la consapevolezza dell’esistenza di un essere superiore, che, per non sbilanciarsi in direzione di una o l’altra religione, viene chiamato “Dio dei filosofi”.
A questa conclusione non giunsero esclusivamente filosofi credenti o teologi, ma anche i più illustri pensatori atei o agnostici.
Attraverso la logica dell’indagine sulle cause, a partire da Aristotele in poi, si è giunti alla conclusione che l’universo non può essersi auto-generato, e che deve assolutamente esistere, una “causa altra”. Una causa che sarebbe dunque eterna e fuori da ogni legge della fisica. Anzi, sarebbe proprio questa “causa altra” ad aver generato le leggi della fisica, in un contesto (che Scienza stessa ammette come plausibile) in cui non ci sarebbero stati neppure spazio e tempo.
La Fede in Cristo Gesù
In questo panorama la dottrina più convincente risulta quella della cosmologia cristiana, e in modo particolare quella cattolica.
La Teologia cattolica, infatti, non si limita ad approfondire in modo importante gli aspetti spirituali, ma tiene sempre in alta considerazione le risultanze scientifiche, quando sono dimostrabili. I corsi di Teologia cattolici a livello universitario riservano ampissimi spazi allo studio delle Scienze.
Ne è derivata la più completa analisi cosmologica che possediamo. L’unica che fornisce delle risposte logiche sui grandi temi esistenziali e formula una risposta al quesito della nascita dell’universo con l’ausilio della razionalità.
Spesso queste risposte sono contestate da atei convinti, ma sempre le critiche arrivano da coloro che si affidano a pregiudizi, senza conoscere gli assunti che determinano la Fede.
Occorre ricordare che anche lo scienziato ateo ha fede. La sua fede risiede nella credenza che le teorie scientifiche siano esatte. La Storia ha però dimostrato che tutte le teorie vengono via via superate. Anche la gravità come la conosciamo e come ancora viene insegnata nelle scuole primarie e secondarie, è superata dalle teorie quantistiche. Le quali a loro volta non convincono già più gran parte della comunità scientifica. Il grande filosofo dei nostri giorni, Karl Popper, pronunciò una frase che è divenuta famosa: “Le teorie scientifiche sono un grande cimitero di elefanti”.
Accostiamoci quindi alla Fede, non con un atteggiamento cieco, ma consci che essa ha fondamenti altissimi di credibilità.