I protagonisti della Bibbia. 5 - Salomone, il re idolatra
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I protagonisti della Bibbia. 5 – Salomone, il re idolatra

Modello di giustizia e saggezza ma non di santità

Non solo nella Bibbia, ma anche nel discorrere comune, re Salomone è divenuto sinonimo di grande sapienza, saggezza e giustizia.

Di lui colpisce in modo speciale l’intelligenza dimostrata nella vicenda delle due donne che si contendevano un neonato. In quella circostanza Salomone diede dimostrazione di acutezza mentale, fingendo di voler tagliare in due il bimbo per darne una parte ciascuna alle donne. Fu così che scoprì quale era la vera madre.

Nelle vicende narrate nella Bibbia ci appare però un Salomone, certamente saggio e sapiente, ma un po’ diverso da quello che appare nella visione popolare.

Salomone fu il terzo re d’Israele, quando la terra degli ebrei era unita in un unico regno. Fu infatti il successore di Saul e di Davide, suo padre, se escludiamo dall’elenco Is-Bàal, figlio di Saul, che formalmente non esercitò l’autorità di re per il subentro di David, unto da Samuele.

Gli esperti di settore collocano la sua vita tra il 1011 a.C. e il 931 a.C. e il suo regno tra il 970 e il 931.

Il suo nome è legato anche alla costruzione del primo tempio, distrutto poi durante l’invasione babilones di Gerusalemme nel VI secolo a.C.

Le sue gesta non sono narrate «solo» nei testi biblici, ma anche nel Kebra Nagast (Gloria dei Re, il testo etiope rastafariano di grande importanza storica e archeologica che si ritiene redatto a partire dal IV secolo d.C. ma la cui redazione definitiva è del XIV. I rastafariani si ritengono eredi del Cristianesimo che riconobbero Hailè Selassiè I (incoronato nel 1930 con l’appellativo di Ras) come espressione della seconda venuta di Cristo. nel Kebra Nagast si sostiene il trasferimento dell’Arca dell’Alleanza da Gerusalemme al Regno di Saba.

Di Salomone mancano testimonianze storiche coeve, per cui la sua esistenza non è accettata da tutti gli storici. Troviamo invece il suo nome nei Libri dei Re e nelle Cronache. Non si trova traccia narrativa del periodo antecedente la sua incoronazione.

Salomone divenne re dopo una congiura da parte del fratellastro Adonia, che finì per accelerare il processo di assunzione del potere di Salomone. Il primo atto di autorità di Salomone fu la condanna a morte di Adonia. Subito dopo destituì il Sommo Sacerdote Abiatar e nominò al suo posto Sadoq, che il fondatore dell’ebraismo riformato, Abraham Geiger, ritenne fosse stato utilizzato per dare il nome alla setta dei Sadducei.

Salomone ebbe il merito di invocare Dio affinche gli desse la dote della sapienza e del discernimento necessario per governare il popolo.

Il Kebra Nagast narra anche la storia d’amore tra Salomone e la regina di Saba, nonché della nascita del figlio Menelik.

Una volta stabilizzato il suo potere, Salomone si circondò di una moltitudine di donne straniere (si parla di circa 300 mogli e 700 concubine), attraverso molte delle quali trasse benefici diplomatici. Di alcune di queste accolse la religione (culti di Astarte, Milcom, Chemosh, Moloch) e finì per abbracciare la fede cananea divenendo di fatto idolatra e infrangendo il primo comandamento.

Il suo regno venne poi diviso in due parti: Giuda sotto il regno di Roboamo e Israele sotto il regno di Geroboamo I.

A Samuele vengono attribuiti due salmi, una parte del Libro dei Proverbi, il Cantico dei Cantici e il Qoelet (Ecclesiaste), sebbene gli esperti attualmente ritengono non ne abbia scritto neppure uno, essendo tutti frutto di epigrafia.

Il nome di salomone figura per 5 volte nel Corano. Non è mai stato elevato a santità dalle Chiese cristiane.

Nella foto di Wikipedia Salomone illustrato da Gustave Doré

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