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«Abracadabra» deriva dall’Aramaico e testimonia la forza della parola creatrice
L’etimologia della formula più famosa nel mondo della fantasia Chi non conosce e non ha mai pronunciato la formula: «Abracadabra»? È forse la parola più famosa al mondo quando si parla di magia, sia in ambito di studio che di narrazioni fantastiche. Molti pensano che sia un termine di fantasia, ma in realtà ha un’origine arcaica. Abracadabra deriva dalla frase aramaica «Avrah KaDabra» (אברה קדברה), che si traduce in: «io creo ciò che dico». A rendere ancora più stretta l’attinenza semantica e fonetica, si tenga conto che in Ebraico e in Aramaico le lettere B e V sono espresse con la medesima consonante (ב). Ciò significa che, in concreto, anche…
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Il Vangelo va letto nel suo contesto storico, ma è attuale in ogni epoca
L’insegnamento di Gesù è eterno «C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni».(Dalla liturgia) «C’erano con lui […] alcune donne». Il fatto che alcune donne seguissero Gesù mentre andava a predicare e ad annunciare il vangelo a noi non sembra una gran notizia. A noi sembra una cosa normale. Ma non lo era ai tempi di Gesù, in Israele la donna era davvero discriminata, e un rabbì, un maestro, come era Gesù, non…
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Le «tappe» della norma giuridica nel mondo pre-biblico e biblico
Il senso giuridico nell’Antichità del vicino oriente Leggendo le Sacre Scritture ci si imbatte più volte sul senso di autorità della Legge. Questa è vista sotto un duplice aspetto: quello religioso, che fa riferimento alla Legge Divina, ma anche nell’accezione della regolamentazione delle vicende terrene. Nell’Antichità, come ben sappiamo, vi era un’identificazione totale tra il re e la legge: non esisteva alcuna forma scritta, dapprima per l’assenza della scrittura, e poi per l’inutilità di formalizzare sanzioni, pene e giudizi, i quali erano demandati esclusivamente alle decisioni regali. La prima legge scritta fu probabilmente il Codex Eshnunna, (il nome deriva dalla città-stato sumerica nella Bassa Mesopotamia, nei pressi dell’odierna Ba’quba) il…
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La Legge di Dio è vera libertà per l’uomo
È manifestazione del suo amore, e l’amore libera da ogni schiavitù «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».(Dalla liturgia) Il precetto del riposo del sabato era (ed è) uno dei più chiari e indiscussi per gli Ebrei, quasi un segno di riconoscimento per il vero israelita. E quindi è logico che i suoi discepoli, facendo di sabato ciò che la legge di Mosè non…
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Qumran conferma la corretta trasmissione biblica: le poche piccole differenze sono spiegabili
I rotoli del Mar Morto riportano i libri biblici come sono arrivati fino a noi L’importanza dei ritrovamenti di Qumran sono ormai noti, e apportano nuova luce sugli studi storico-biblici. La loro rilevanza non muta però la sostanza teologica e letterale trasmessa oralmente fino al 1088, anno di redazione del Codex Leningradensis, il più antico manoscritto in nostro possesso prima dei documenti del Mar Morto. Grazie ai rotoli di Qumran abbiamo nuove e più corrette indicazioni sugli Esseni, sulle loro regole comunitarie e la loro dottrina. In ambito biblico abbiamo solo conferme, il che non è poco. Tuttavia, leggendo parola per parola tutti i frammenti, si possono notare alcune differenze,…