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I Samaritani: i perché dell’odio reciproco con i Giudei
Il Vangelo riporta alcune delle suddivisioni ideologiche che tormentavano i credenti ebrei al tempo di Gesù. Vengono citati infatti Samaritani, Farisei, Sadducei. Non vengono nominati, ma verosimilmente è quasi impossibile negarne l’esistenza, Esseni e Enochici. I Samaritani sono però ricorrenti e spesso protagonisti, addirittura in senso positivo, nelle vicende terrene di Gesù: è samaritana la donna a cui Gesù si manifesta per la prima volta esplicitamente come Messia, come samaritano è l’uomo buono che, a differenza del giudeo, si ferma a soccorrere un sofferente. E allora perché questa categoria, che Gesù usa citare in modo anche positivo, fu così avversata dai Giudei? I motivi sono politici, sociali e religiosi, nonché…
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Sacre Scritture e Storia
Ecco perché sono interconnesse ma non sovrapponibili Uno dei più diffusi errori fra quelli che intercorrono a ogni livello quando si confrontano le Sacre Scritture con la Storia, è quello di pretendere l’impossibile, ovvero che le due discipline coincidano in modo perfetto. La realtà è ben diversa in quanto si tratta di aspetti che intendono raggiungere lo stesso scopo (la Verità), ma attraverso percorsi e obiettivi contenutistici differenti. Sia le Sacre Scritture che la Storia sono affrontate dai rispettivi studiosi attraverso metodi scientifici (per evitare sterili polemiche invito a ricordare cosa si intende per “metodo scientifico”), ma mentre le prime inseguono valori e significati relativi alla formazione dell’Uomo e la…
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Sadducei: una corrente politico-religiosa
Profilo di una delle scuole di pensiero del Giudeismo del Secondo Tempio Fra i gruppi religiosi esistenti in Palestina, e che animavano anche in accezione divisoria il popolo di Israele nel periodo del tramonto del Secondo Tempio (dal II secolo a.C al I secolo d.C.), i Sadducei sono secondi in fama solo ai Farisei, superando di gran lunga, ad esempio Esseni, Enochici e Samaritani. Rispetto al fariseismo, i Sadducei avevano alcune convinzioni antitetiche in ambito esegetico, canonico, escatologico e rituale, solo per citare la punta dell’iceberg delle divergenze che intercorrevano fra le due classi. I Sadducei erano abbastanza numerosi e altrettanto importanti anche in chiave storico-tradizionalista, essendo rappresentanti dell’aristocrazia laica…
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Ebraismo al tempo di Gesù: l’approccio storico
Il periodo dal VII secolo a.C. al I secolo d.C. definito del “Secondo Tempio” Lo studio storico del periodo dell’ebraismo che si estende a partire dal VII secolo a.C. fino al I secolo d.C. (e precisamente dal 609 a.C. al 70 d.C.) risulta indispensabile per approcciare gli aspetti concettuali, religiosi e sociali di Israele, e emerge come fondamentale per uno studio accurato delle Sacre Scritture. L’esilio a Babilonia ha profondamente segnato il cammino di Israele, gettando le basi per una revisione attualizzante delle tradizioni millenarie tramandate per via orale. Si spiegano dunque le varie sensibilità che permeavano l’ambiente ebraico in quei secoli che sono risultati significativi per ogni successivo sviluppo…
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Erode il Grande: strage degli innocenti e non solo
Chi era in realtà il re di Giudea ricordato per la sua efferatezza? Dal 37 a.C. fino al 4 a.C. regnò su gran parte della Giudea, sebbene ormai ridotta a protettorato romano, un uomo che la storia ricorda soprattutto per l’ordine che avrebbe dato in coincidenza con la nascita di Gesù, per l’uccisione di tutti i neonati ebrei temendo che fra essi vi fosse un futuro re in grado di spodestarlo e di regnare su Israele. L’età di Gesù al momento del possibile decreto della strage (circa 2 anni), sarebbe confermata da ben 3 vangeli apocrifi (Vangelo dell’infanzia, di Tommaso, Vangelo dello pseudo-Matteo e Protovangelo di Giacomo) che illustrano la…
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Il Papa: cosa dice il Diritto Canonico
Le mansioni e i poteri della suprema autorità della Chiesa Del Papa si parla ogni giorno: è una figura considerata da tutti di elevata statura etico-morale e, anche per i non credenti, rappresenta l’immagine di una carica che è in grado conferisce una forte impronta socio-culturale e determinare l’indirizzo spirituale di miliardi di persone nel mondo. Non tutti però conoscono quali sono i confini giuridico-legali e statutari del Romano Pontefice. I poteri e i termini dell’autorità del Papa sono elencati nel Codice di Diritto Canonico della Chiesa Cattolica, e li troviamo nella Parte II (La Costituzione gerarchica della Chiesa), nella sezione I (La suprema autorità della Chiesa). Questo sezione è…
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Barah e Poieo, i verbi che fanno riflettere
I verbi ebraico e greco nel primo versetto della Genesi Il primo versetto della Genesi è una miniera di informazioni, e contiene innumerevoli esempi della complessità di una comprensione piena. Sappiamo, ad esempio, che il termine “cieli” non viene espresso in ebraico, in Gn 1,1, né al singolare, né al plurale, ma al duale, ovvero in quel genere tipico che dichiara un sostantivo quando è normale che si presenti a coppie (come “occhi”, “braccia”, “orecchie” e altro). Abbiamo già visto perché la Bibbia inizi con la seconda lettera dell’alfabeto ebraico, invece che con alef, la prima, che è muta e indica il silenzio di Dio, infranto definitivamente col compimento portato…
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Francesco: il Papa della coerenza evangelica
Il coraggio della fedeltà alla Parola È uso ricorrente attribuire una qualità specifica per sintetizzare il pontificato di alcuni Papi. Abbiamo avuto il “Papa buono” (Giovanni XXIII), il “Papa del sorriso” (Giovanni Paolo I), il “Papa soldato” (Giulio II) e altri ancora. La caratteristica di questa attribuzione è quella di non essere esclusiva. Definire Angelo Roncalli come Papa buono, non significa che Albino Luciani fosse meno buono. La specificazione mette in evidenza una qualità che è significativa nel contesto del pontificato. Direi quindi che il modo migliore per definire Jorge Bergoglio sia “Papa della coerenza”. Ora che è tornato al Padre, si sprecano attorno a lui elogi e critiche, esattamente…
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Titulus Crucis e Salmo 21: Gesù è Dio e il Padre è misericordioso
Cosa indicava in realtà il cartiglio, e cosa disse Gesù morendo Il titulus crucis era il cartiglio apposto sulla sommità del palo della croce, sul quale veniva indicato il motivo della condanna dei crocefissi. Come sappiamo dal Vangelo, anche per Gesù venne adempiuta questa triste formalità, con la motivazione espressa i tre lingue: il latino (lingua giuridica nel territorio controllato dall’Impero Romano), il greco (la lingua dei dotti del tempo, diffusa come oggi è l’inglese), e l’ebraico, lingua della ritualità religiosa nell’Israele del tempo. Il linguaggio comunemente utilizzato dal popolo era invece l’aramaico, in una forma evoluta dall’idioma mesopotamico di circa 5 o 6 secoli prima. Il Vangelo ci informa…
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Beth: la Bibbia inizia così
La seconda lettera dell’alfabeto ebraico e i suoi numerosi significati Abbiamo già visto in un articolo precedente, che la Bibbia inizia significativamente con la seconda lettera dell’alfabeto ebraico, e non con la prima (bereshit =בראשית). La lettera beth provvede quindi a trasmettere ulteriori concetti che riflettono aspetti storici e esegetici, con la sua traduzione nelle varie lingue fenicia, ebraica e altri idiomi semitici, e con la sua stessa forma. La Bibbia ci avverte immediatamente che ci spiega in modo figurato, ciò che avvenne a partire dalla Creazione, ma non ci informa di quanto esisteva prima, sopra e sotto. La forma della beth (ב) esprime una circoscrizione in tre lati, lasciando…