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I protagonisti della Bibbia – 12. Adamo, i significati teologici superano quelli storici
La creazione dell’uomo: il «perché» è più importante del «come» Siamo certi che la Bibbia voglia sostanzialmente dirci chi fu il primo uomo della storia dell’umanità? O forse al testo ispirato interessava soprattutto esprimere altri concetti? La scienza ha cercato e sta cercando di dare una risposta, sia pure indiretta al quesito dell’identità della prima coppia umana. Si sono formulate due teorie che tuttora si contrappongono. Quella che in questo momento sembra in vantaggio nell’opinione degli scienziati è il poligenismo, che si oppone al monogenismo. Il monogenismo ipotizza che a avviare il nostro genere umano sia stata una coppia, mentre il poligenismo propone la provenienza detta «a cespugli», ovvero diverse…
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I protagonisti della Bibbia – 11. Mosè
«L’estratto dall’acqua» che guidò Israele verso la Terra Promessa Si tratta di uno dei personaggi più importanti nell’Antico Testamento, venerato da ebrei, cristiani, islamici, ma anche dal bahaismo e dal rastafaraniesimo, e da altre religioni. Il nome di Mosè (משֶׁה) collega la sua radice semantica a «estrarre dall’acqua» e fa ovviamente riferimento al suo salvataggio da parte della figlia del Faraone, riferito dal brano biblico. Il nome potrebbe però anche avere l’origine egiziana di Moses che indica «fanciullo», «figlio», «discendente», senza citare il nomne del padre, ritenuto sconosciuto al momento del ritrovamento. In realtà abbiamo dei riferimenti ai genitori di Mosè, nelle persone di Amran e della moglie Iochèbed (detta…
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«L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa»
Il documento della Commissione Biblica presentato da Ratzinger a Giovanni Paolo II Il 15 aprile 1993 la Pontificia Commissione Biblica presentò a Papa Giovanni Paolo II il documento «L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa». Nella prefazione, a firma dell’allora Cardinale Joseph Ratzinger, oltre a spiegare i motivi e la necessità di un continuo aggiornamento dovuto al progredire degli studi e delle scoperte, che rendono più accessibile l’avvicinamento alla Verità, scopo della Teologia, il futuro Papa Benedetto XVI riscosse il consenso del suo amico e predecessore Karol Wojtyla, esordendo con due citazioni tratte dalla Seconda Lettera di Pietro. La prima recita così: « … nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione»…
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I protagonisti della Bibbia. 10 – Sansone
La forza nei capelli: cosa è scritto sul più dotato dei Giudici di Israele Uno dei personaggi della Bibbia che è stato «sfruttato» da cinema e televisione, fino ad essere assurto nell’immaginario popolare in modo alquanto diverso di come il Libro dei Giudici lo descrive, è certamente Sansone. Negli anni Cinquanta e Sessanta proliferarono film di cassetta che indicavano Sansone come un super-eroe spesso in combattimento con Ercole o con Maciste. Questa confusione ha allontanato la figura del personaggio dal significato originario e dal contesto in cui lo si trova nelle Sacre Scritture. Nella Bibbia, e precisamente nel Libro dei Giudici, Sansone ci viene presentato come il più dotato da…
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«Dio pose la tenda» testimonia la volontà di abitare con l’uomo
La mano tesa della Trinità «Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14). Si tratta di uno dei versetti più suggestivi e importanti, non solo del Corpus Giovanneo, ma di tutta la Bibbia. Nell’originale in greco del Vangelo di Giovanni questa frase viene espressa con “Καὶ ὁ λόγος σὰρξ ἐγένετο καὶ ἐσκήνωσεν ἐν ἡμῖν», ovvero “E il Logos divenne carne e pose la tenda fra noi”. Il richiamo è immediato, per un ebreo, alla vicenda in Esodo, in cui Dio abitava la Tenda del Convegno, e manifestava la sua presenza con una nube che calava su essa. Per un popolo nomade «porre la…
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Ebraico: «Shalom», l’augurio di ritorno all’Eden
Il saluto tipico degli Ebrei non è un semplice «ciao» Solitamente incontrando un amico ebreo o comunque un professante la religione ebraica, il saluto ricorrente è «Shalom» (שלום). La radice di questo termine formata dalle consonanti Shin (ש), Lamed (ל) e Mem (ם), esprime completezza, perfezione, pace, salute. Come sappiamo l’ebraico si legge e scrive da destra verso sinistra, per cui la prima lettera è Shin, che simboleggia il fuoco (esh, אֵשׁ), mentre la Mem rappresenta l’acqua (mayim, מיים). A unire questi due elementi fondamentali e estremi c’è Lamed (lettera L, ma che significa letteralmente «imparare»). Imparare a governare e armonizzare acqua e fuoco vuol dire tornare ad uno stato…
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Àdam, è assonante con «suolo fertile» e significa anche «umanità»
Il nome di Adamo nel suo significato etimologico e teologico, nonché nei suoi compiti Sia Cristiani che Ebrei e Islamici considerano Adamo la rappresentazione della prima creatura umana. Le interpretazioni sulla creazione sono ancora aperte, ma pochi ormai pensano che il riferimento al «primo uomo» possa realmente essere a quello di una persona identificabile. Ci sono varie scuole di pensiero al riguardo, ma cosa abbiamo di certo dal punto di vista pratico e riscontrabile con una logica scientifico-letteraria, sono i riferimenti etimologici, ovvero le origini letterarie del nomne, a cui si aggiungono le deduzioni teologiche. Adamo (in ebraico אָדָם, in arabo آدم, ʾĀdam). Letteralmente il termine in ebraico è in assonanza con «adamà» («אדמה»), ovvero «suolo»…
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I protagonisti della Bibbia. 9 – Esaù e le lenticchie
L’uomo delle donne straniere Isacco ebbe da Rebecca una coppia di gemelli: Esaù e Giacobbe. Fu Esaù (עֵשָׂו = peloso, ruvido) il primo ad essere partorito e di conseguenza ad essere considerato il primogenito secondo l’usanza del tempo. Giacobbe (יַעֲקֹב: Yaʿaqov o Ya’ãqōb, il soppiantatore, da ageb = tallone), al momento della nascita, fu colto nell’atto di cercare di afferrare il tallone del fratello, per aggrapparsi a lui. Questo gesto fu interpretato come la volontà di essere lui il primogenito. Esaù, che era il preferito di Isacco, si dimostrò molto abile nella caccia e perfettamente a suo agio nella steppa. Fisicamente è descritto di capigliatura rossa e molto villoso. Un…
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«Apocalisse» non significa catastrofe
Un termine che viene spesso male interpretato L’utilizzo dei termini spesso trae in inganno, e attraverso l’uso comune spesso cambia di significato. Quello che è il contenuto che vuole trasmettere in un’epoca, viene poi trasformato e utilizzato in modo improprio. Uno tra gli esempi più eclatanti è quello di «apocalisse», ed è particolarmente importante perché assume connotati che investono anche l’ambito religioso. Oggi apocalisse viene usato per indicare una catastrofe, spesso planetaria. Abbinando questo significato al libro di Giovanni, si tende a interpretarlo come l’annuncio di un armageddon, ovvero di una immane e universale sciagura che sconvolgerebbe cieli e terra. Il termine, invece, indica qualcosa di molto diverso, e come…
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I protagonisti della Bibbia. 8 – David, figlio di Iesse
Terzo re di Israele, forse il più famoso del periodo monarchico Per narrare la storia di David sono necessarie alcune premesse. Re Saul perse la predilezione di Dio per essersi rifiutato di sterminare gli Amaleciti, per cui la successione passata al figlio Is-Baal ebbe vita brevissima. Samuele fu inviato a cercare il nuovo re, gradito a Dio, tra i figli di Iesse. Nessuno però dei sette figli presentati soddisfaceva il profeta, il quale esortò Iesse a dichiarare se avesse altri figli. Fu dunque presentato David, il più giovane, che era impegnato a pascolare le pecore. Una volta portato al cospetto di Samuele, Dio ordinò al suo inviato: «Alzati, ungilo, perché…