-
Essere primi, ma nell’amore
Il primato del servizio avvicina l’uomo alla propria essenza e a Dio Quando Giacomo e Giovanni chiedono a Gesù di essere i primi, il Cristo non si adira. Comprende che i “figli del tuono” non hanno ben chiaro cosa comporta la loro richiesta, e capisce anche i limiti umani che ci portano alla superbia e all’orgoglio insano. In realtà Gesù sa che l’uomo può ambire ad essere il primo, ma non nella gloria terrena o nelle cose mondane, se non nell’amore e nel servizio. La storia dell’umanità ci insegna che l’uomo non è ancora completamente maturato: lo testimonia il fatto che nonostante agi, comodità e l’ausilio di supporti come la…
-
Trovare sé stessi aiuta a cercare Dio
La ricerca della verità porta a pace e della serenità, e insieme conduco verso Dio Viviamo in un mondo frenetico e tentacolare, nel quale ognuno cerca di galleggiare come può. Il sistema ci porta facilmente a crearci un’immagine che assolva le funzioni di una sorta di corazza. Purtroppo questo “vestito”, o meglio “maschera”, che assumiamo non corrisponde a quello che noi siamo in realtà. In questa dinamica i moderni social non aiutano, e provvedono, anzi a peggiorare la situazione. In rete, rafforzati dall’essere nascosti dietro una tastiera, si dà libero sfogo alla fantasia nel porci dinnanzi agli altri come ci piacerebbe che il mondo ci considerasse. Si tratta di un…
-
Il Prologo del Vangelo di Giovanni
La forza del Vangelo espressa letterariamente I versetti iniziali del Vangelo secondo Giovanni sono un capolavoro, sia dal punto di vista letterario che teologico, in modo così evidente da facilitare a credere che siano stati ispirati. Si fa fatica infatti a pensare che un uomo possa esprimere tanta forza in poche righe. Rileggiamoli: 1 In principio era il Verbo 2 E il Verbo era presso Dio 3 E il Verbo era Dio. Da rilevare che nella versione originale greca il terzo versetto riporta: E Dio era il Verbo. Troviamo il verbo ESSERE in tre differenti accezioni: nel primo versetto esprime il concetto di ESISTERE: al momento della creazione “esisteva” il…
-
«Abracadabra» deriva dall’Aramaico e testimonia la forza della parola creatrice
L’etimologia della formula più famosa nel mondo della fantasia Chi non conosce e non ha mai pronunciato la formula: «Abracadabra»? È forse la parola più famosa al mondo quando si parla di magia, sia in ambito di studio che di narrazioni fantastiche. Molti pensano che sia un termine di fantasia, ma in realtà ha un’origine arcaica. Abracadabra deriva dalla frase aramaica «Avrah KaDabra» (אברה קדברה), che si traduce in: «io creo ciò che dico». A rendere ancora più stretta l’attinenza semantica e fonetica, si tenga conto che in Ebraico e in Aramaico le lettere B e V sono espresse con la medesima consonante (ב). Ciò significa che, in concreto, anche…
-
Il Vangelo va letto nel suo contesto storico, ma è attuale in ogni epoca
L’insegnamento di Gesù è eterno «C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni».(Dalla liturgia) «C’erano con lui […] alcune donne». Il fatto che alcune donne seguissero Gesù mentre andava a predicare e ad annunciare il vangelo a noi non sembra una gran notizia. A noi sembra una cosa normale. Ma non lo era ai tempi di Gesù, in Israele la donna era davvero discriminata, e un rabbì, un maestro, come era Gesù, non…
-
Le «tappe» della norma giuridica nel mondo pre-biblico e biblico
Il senso giuridico nell’Antichità del vicino oriente Leggendo le Sacre Scritture ci si imbatte più volte sul senso di autorità della Legge. Questa è vista sotto un duplice aspetto: quello religioso, che fa riferimento alla Legge Divina, ma anche nell’accezione della regolamentazione delle vicende terrene. Nell’Antichità, come ben sappiamo, vi era un’identificazione totale tra il re e la legge: non esisteva alcuna forma scritta, dapprima per l’assenza della scrittura, e poi per l’inutilità di formalizzare sanzioni, pene e giudizi, i quali erano demandati esclusivamente alle decisioni regali. La prima legge scritta fu probabilmente il Codex Eshnunna, (il nome deriva dalla città-stato sumerica nella Bassa Mesopotamia, nei pressi dell’odierna Ba’quba) il…
-
La Legge di Dio è vera libertà per l’uomo
È manifestazione del suo amore, e l’amore libera da ogni schiavitù «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».(Dalla liturgia) Il precetto del riposo del sabato era (ed è) uno dei più chiari e indiscussi per gli Ebrei, quasi un segno di riconoscimento per il vero israelita. E quindi è logico che i suoi discepoli, facendo di sabato ciò che la legge di Mosè non…
-
Qumran conferma la corretta trasmissione biblica: le poche piccole differenze sono spiegabili
I rotoli del Mar Morto riportano i libri biblici come sono arrivati fino a noi L’importanza dei ritrovamenti di Qumran sono ormai noti, e apportano nuova luce sugli studi storico-biblici. La loro rilevanza non muta però la sostanza teologica e letterale trasmessa oralmente fino al 1088, anno di redazione del Codex Leningradensis, il più antico manoscritto in nostro possesso prima dei documenti del Mar Morto. Grazie ai rotoli di Qumran abbiamo nuove e più corrette indicazioni sugli Esseni, sulle loro regole comunitarie e la loro dottrina. In ambito biblico abbiamo solo conferme, il che non è poco. Tuttavia, leggendo parola per parola tutti i frammenti, si possono notare alcune differenze,…
-
Qumran: ora è possibile camminare fino alla grotta 11Q
Il corridoio esplorativo illustrato dal prof. Marcello Fidanzio Forse non tutti sanno che esiste un’opportunità ghiotta e suggestiva, ovvero quella di poter camminare in un corridoio che unisce le rovine di Qumran alla grotta 11Q, passando addirittura sotto le grotte 1Q e 2Q. A illustralo è il professore Marcello Fidanzio, direttore dell’Istituto di Cultura e Archeologia delle Terre Bibliche della Facoltà di Teologia di Lugano (FTL), che è uno dei massimi esperti mondiali circa le ricerche sui manoscritti del Mar Morto. Fidanzio ha dichiarato: «Il centro di visita, che da sempre attira migliaia di visitatori, è stato completamente ripensato: i lavori permetteranno una presentazione più chiara degli spazi e una…
-
La piscina di Betzaeta: com’è oggi il luogo del miracolo all’infermo
Gesù in quel luogo guarì l’infermo che attendeva invano da tempo In Giovanni 5,1-9 viene descritto un miracolo compiuto da Gesù, il quale, diretto a Gerusalemme si imbatté in un infermo, che, insieme a molti altri malati, attendeva da molto tempo di immergersi nella piscina. Il vangelo specifica che era paralizzato da 38 anni. Occorre considerare che la piscina di Betzaeta era considerata miracolosa, in quanto saltuariamente l’acqua si muoveva. Gli ebrei del luogo ritenevano che scendesse un angelo ad agitare l’acqua, e che il primo che si immergesse dopo questo evento, guarisse. L’infermo si lamentava perché ogni qualvolta tentava di entrare, c’era qualcuno altro più che lo precedeva, e…