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«Donne impertinenti»: ti sorprendono e cambiano il corso degli eventi
Il gioco di parole che spiega l’impertinenza e la rende eroica: un libro imperdibile! Potrebbe apparire anomalo un titolo di questo tipo, se non fosse per il suo contenuto sostanziale, che con fine ironia sottolinea che la non pertinenza non significa «irrispettoso» o «sfacciato», o quanto meno non deve qui essere intesa in senso negativo. Il libro del professor Don Gabriele Maria Corini, autore di numerosi testi ad ampia diffusione e pregnanza in ambito biblico, storico e teologico, mette a fuoco le figure femminili che appaiono nel Libro dei Giudici, contenuto nel canone biblico. La donna, nel mondo biblico, era considerata, come nelle altre civiltà coeve, poco più che un…
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Il secondo Tempio di Gerusalemme
Breve storia e struttura Con la distruzione del Tempio di Salomone, ad opera di Nabucodonosor II nel 586 a.C. e la deportazione della parte più significativa della popolazione a Babilonia, si chiude un primo periodo della storia del popolo ebraico. Si apre un’epoca di rilevante importanza per gli israeliti, i quali vedono crollare tutto il loro universo, che era basato sulla promessa di Dio di terra e discendenza. Senza questi due elementi gli ebrei si accorsero del grave rischio della perdita dell’identità La deportazione inflisse quindi un grave colpo alla dignità ebraica, e ancor di più (per assurdo) lo fece il soggiorno a Babilonia, il quale non era troppo penalizzante.…
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Padre Nostro, la preghiera perfetta
Aspetti teologici, storici e letterari della preghiera insegnata da Gesù La decisione di modificare la parte finale del Padre Nostro ha suscitato in chi non si occupa di linguistica e di teologia delle perplessità. Gli esperti hanno invece applaudito a questa scelta, che viene a correggere diverse inesattezze concettuali. Il Padre Nostro fu recitato da Gesù sicuramente in aramaico. Gli apostoli, i discepoli, e il popolo che lo ascoltava non avrebbe compreso alcun altra lingua. Al tempo del Cristo, in Palestina erano diffuse tre lingue: l’aramaico (derivato da un dialetto babilonese e appreso dagli ebrei al tempo dell’esilio), l’ebraico (lingua rituale, utilizzata in ambito liturgico), il greco (idioma dei dotti,…
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Origine delle «ceneri» e il grande dono della Confessione
Vi fu un tempo in cui «ci si poteva pentire» una sola volta! Domani ricorrerà il mercoledì della imposizione delle ceneri. Tutti sappiamo cosa significa: si tratta di ricordare che in cenere saremo tutti ridotti nel nostro corpo provvisorio. Ma da cosa nasce questo rito. Occorre ricordare che fino all’epoca carolingia, quindi almeno fino al secolo VIII, la penitenza di un peccatore si poteva accettare una volta sola nel corso della sua vita. Sorge quindi la domanda: e se avesse peccato ancora? Ebbene: non vi era nulla di terreno che potesse assolverlo. Per un credente questa è una realtà molto dura: morire senza conforti di assoluzione dei peccati. L’imposizione delle…
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I protagonisti della Bibbia. 7 – Ezechiele
Le accuse di disobbedienza dei Re e la speranza nella prospettiva di Gesù Ezechiele è uno tra i profeti dell’Antico Testamento che vengono maggiormente ricordati per l’importanza e la profondità delle sue profezie. Nato a Gerusalemme nel 620 a.C. circa, Ezechiele fu tra i deportati nelle ondate di invasione dei Babilonesi. Lo troviamo infatti tra coloro che furono tradotti in terra mesopotamica nel 590 a.C. circa, all’età di 30 anni e nel 5° anno dalla deportazione del re Ioiachin. Il suo nome significa «Dio è forte», ma anche «Dio è la mia forza» e «Dio fortificherà». La sua voce fu una delle tre più autorevoli che si innalzarono al tempo…
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I protagonisti della Bibbia. 6 – Giacobbe, «il soppiantatore» che lottò con Dio
Per gli ebrei il terzo e ultimo patriarca, dopo Abramo e Isacco La figura di Giacobbe è singolare più ancora che particolare. Il suo nome deriva dal termine עקב (aqav = tallonare): Giacobbe infatti nacque trattenendo la mano sul tallone del gemello Esaù, nato prima di lui. Il nome però assume anche il significato di «soppiantare». Esaù infatti ebbe a dire al padre Isacco: «Forse perché si chiama Giacobbe mi ha soppiantato già due volte? Già ha carpito la mia primogenitura ed ecco ora ha carpito la mia benedizione!». Giacobbe però fu chiamato da Yahwè col nome di Israele (ישראל), che deriva dalla radice שרא (srh, combattere) e אל (EL,…
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San Paolo: conversione o vocazione?
Un tema molto dibattuto tra i teologi: la risposta negli Atti degli Apostoli La vicenda di Paolo è ben nota. Tutti sappiamo quanto, quello che diverrà l’apostolo delle genti, si accanì contro i cristiani. Agli occhi di Saulo i seguaci di Gesù costituivano una setta, che addirittura arrivava ad essere pericolosa. E lui, cittadino romano per diritto di nascita a Tarso, e fervente ebreo che aveva studiato alla prestigiosa scuola di Gamaliele a Gerusalemme, aveva assunto la posizione più estrema. Era infatti impegnato a scovare, denunciare e anche a arrestare i cristiani, ben conscio che sarebbero stati condannati a morte certa e crudele. Anche il viaggio verso Damasco, in cui…
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I protagonisti della Bibbia. 5 – Salomone, il re idolatra
Modello di giustizia e saggezza ma non di santità Non solo nella Bibbia, ma anche nel discorrere comune, re Salomone è divenuto sinonimo di grande sapienza, saggezza e giustizia. Di lui colpisce in modo speciale l’intelligenza dimostrata nella vicenda delle due donne che si contendevano un neonato. In quella circostanza Salomone diede dimostrazione di acutezza mentale, fingendo di voler tagliare in due il bimbo per darne una parte ciascuna alle donne. Fu così che scoprì quale era la vera madre. Nelle vicende narrate nella Bibbia ci appare però un Salomone, certamente saggio e sapiente, ma un po’ diverso da quello che appare nella visione popolare. Salomone fu il terzo re…
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I protagonisti della Bibbia. 4 – Aronne
Il fratello maggiore di Mosè Nel libro dell’Esodo incontriamo la figura di Aronne (אַהֲרֹן = letteralmente «portatore di martiri», ma anche «illuminato» o «arca»), primo figlio maschio di Amram e Jochebed. Ovviamente, come Mosè apparteneva dunque alla tribù di Levi, ovvero quella da cui doveva provenire il Sommo Sacerdote. Aronne fu infatti il primo Sommo Sacerdote della storia di Israele. Aronne e Mosè, che avevano una sorella maggiore di nome Miriam, erano i pronipoti di Levi, di cui difatti Amram era nipote diretto. Aronne assurge alla ribalta della cronaca quando Dio chiede a Mosè di andare a parlare con il Faraone. Mosè teme di non essere all’altezza in quanto balbuziente…
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Nomen omen, «Tu sei Pietro …»
Noi siamo la nostra vocazione Che il nome rappresenti qualcosa di molto particolare nella cultura ebraica è risaputo: nella Genesi quando Dio indirizza gli animali creati verso Adamo affinché egli imponga loro il nome, sta a significare che vengono messi sotto il dominio umano. Imporre il nome è quindi segno di appartenenza. Una valenza forte la troviamo anche tra gli antichi Romani, i quali solevano ripetere che il destino dell’uomo risiede nel suo nome (nomen omen). Abbiamo diversi esempi forti nella Bibbia, quando per esempio Dio cambia il nome ad Abramo e a Sara, e, nel Nuovo Testamento quando impone a Simone il nome Pietro. Possiamo quindi dedurre che abbiamo…